Iniziamo a concentrare la nostra attenzione sull’aspetto prettamente legato ai cromatismi della nuova moda sposo, la cui palette si allontana completamente dai dettami tradizionali del classic blue o del navy, del grigio antracite (seconda migliore opzione da scegliere o da alternare ad un Principe di Galles) e del nero (decisamente sconsigliabile per un evento nozze; dopotutto per molti Paesi è sempre e comunque un colore più indicato per eventi come i funerali, oppure se vogliamo parlare dello smoking esso è innanzitutto indicato per le serate di gala; se nero, sappiate che è considerato dal galateo come “abito del peccato” sebbene soprattutto nei matrimoni Statunitensi la scelta ricada decisamente su una linea controcorrente, appannaggio di un riconosciuto effetto scenografico dei cosiddetti dress code black-tie), nonostante persistano immutabili.
Tanti aspetti e accessori si prestano alla personalizzazione del due o del tre pezzi con colori sicuramente meno usuali, ma mai fuori luogo (ricordiamo quanto ci si poteva aspettare il nuovo accostamento dei nuovi colori Pantone): importante è il contesto stilistico in cui lo sposo è elegante sì, sebbene nella sua audacia non convenzionale.
Attenzione al grigio chiaro, sicuramente indicato per cerimonie prima delle ore 18:00: di grande tendenza soprattutto negli ultimi anni con la sua leggerezza che rischia tuttavia di sopraffare l’abito della sposa; per questo mai come in tal frangente è meglio ponderarne la scelta di tonalità, in modo da creare la corretta armonia tra le vostre mise.
Discorso più estremo ma decisamente ispirato alla linea pocanzi descritta, vale sua volta per il bianco nelle sue differenti declinazioni, compresi i contrasti con gli opposti che conferiscono sicuramente una scelta coraggiosa, ma inaspettatamente approvata, soprattutto in ambiti meno conservatori.
L’avvicendarsi delle stagioni ispira indubbiamente anche un’inclinazione verso la sontuosità nobiliare dell’autunno-inverno (il matrimonio invernale ha un fascino unico come sottolineato nella mia diretta qualche tempo fa) col burgundy o l’ottanio, fino alla fresca spensieratezza comunicata dai toni pastello adottati nelle nozze celebrate all’aperto tipiche della primavera: abbiamo mai visto uno sposo in rosa chiaro o celeste? Forse potrebbe essere un anno di svolta, stiamo a vedere.
Il capospalla sartoriale sa alternare la sua tradizione con la ricercatezza e la modernità di nuovi materiali con particolari luminosi, ma mai pacchiani, per questo sempre impeccabili. Sappiamo bene che lo smoking non è propriamente indicato per essere indossato ad un matrimonio, ma è anche vero che se l’effetto è brillantemente ricercato, possiamo anche chiudere quel famoso occhio e strizzare l’altro a soluzioni decisamente audaci oltre che unconventional.
Prendono spazio dettagli glitterati e scintillanti di sicuro impatto sui reverse tono su tono dei blazer, a completare abiti che sicuramente faranno parlare; se non ve la sentite di osare più di tanto, ma sapete che cederete al fascino di queste soluzioni, sappiate che potete ricorrere al singolo dettaglio come un papillon, piuttosto che una boutonnière (fiore all’occhiello, che si trova sul bavero sinistro: se il galateo impone tendenzialmente un fiore fresco dello stesso tipo del bouquet della sposa, lo sposo può anche trasgredire questa regola, coordinando questo accessorio fondamentale, con la linea del proprio abito).
Lo so, sicuramente nel corso di questa lettura avrete colto già qualche consiglio, ma in certi casi non sono mai troppi e sarete d’accordo con me nel pensare che il Matrimonio, è una cosa seria. Per questo mi voglio spendere in qualche suggerimento finale a cui nessun uomo può rinunciare in un contesto così importante.
Pantalone: risvolto o senza?
Il risvolto, sempre che non vogliate rinunciarci, sappiate che è presente più in un look informale, piuttosto che in un look elegante o da sera, per le quali occasioni il pantalone sarà indossato rigorosamente a fondo liscio.
Cintura sì o no?
Seguendo i dettami più classici (e stavolta non mi ritengo coraggioso a tal punto da stravolgerne la natura) l’abito da sposo non prevede in alcun modo l’uso della cintura, pur coordinandola con le scarpe (consiglio valido per un dress code per tutti i giorni): se vogliamo fare un discorso legato solamente all’aspetto funzionale (lo so che alcuni di noi uomini lo fanno) l’abito da sposo verrà confezionato su misura, per questo sarà vestito da Voi in maniera perfetta; se invece vogliamo attenerci al galateo, meglio lasciare questo accessorio riposto nel vostro armadio per altre occasioni.
Camicia Button down? Non pensateci neanche.
La camicia deve essere bianca, a scanso di rari casi più stravaganti, ma sicuramente entro consentiti limiti della decenza; in ogni caso con polsi doppi da portare con gemelli. Button down? Quella indossatela al venerdì casual in ufficio (rigorosamente sbottonata al collo e senza cravatta).
Guanti e cilindro?
A meno che il vostro matrimonio non sia a tema rievocazione storica di stampo Vittoriano, diciamo che sicuramente l’attuale moda maschile sa offrire soluzioni meno bizzarre.
La cravatta
La cravatta deve avere una tinta unita (anche con una leggera fantasia; mai tinte accese) coordinata col resto dell’abito. Il nodo alla cravatta – qualsiasi essa sia – deve essere perfetto in modo da far cadere la pala più larga sopra quella più corta (poco sopra l’altezza del bacino), andando peraltro a coprire appena la zona della cintura.
Il gilet
Un tre pezzi con gilet coordinato è sempre più completo e decisamente più indicato per un abito da sposo.
Scarpe: con i lacci o senza?
Una derby o una oxford (lucida dopo le 18:00, opaca prima) e quindi una stringata è la soluzione migliore da adottare. Una sneakers direi che può essere accettata, soprattutto in contesti di eventi nozze decisamente meno classici. Se volete approfondire questo argomento, presto pubblicherò nuovi articoli sullo stile dello sposo moderno, di cui anche uno interamente dedicato sulle scarpe da scegliere e su come sfruttarle dopo il giorno delle nozze.
L’orologio
Lo definirei l’accessorio per eccellenza a completamento di un abito sartoriale. Magari un bel modello piatto e vintage, mai i modelli grossi, decisamente poco eleganti.
Bene ora avete qualche elemento in più per capire quale scelta compiere anche in relazione del vostro abito di nozze.
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